Secondo i dati ISTAT l’anno scorso si è registrato un vero e proprio boom di mutui e compravendite nel settore residenziale mentre persisterebbe la crisi per gli immobili ad uso economico. E’ quanto evidenziato da pmi.it in un articolo di Barbara Weisz secondo il quale “il mercato immobiliare nel 2015 ha registrato una crescita per il secondo anno consecutivo, dopo una serie negativa iniziata nel 2006 e proseguita fino al 2013, crescita sostenuta dei mutui, con prezzi ancora in discesa ma con una curva sempre meno accentuata: i dati di mercato si inseriscono in un contesto legislativo che vede diverse agevolazioni fiscali per chi compra casa”.
Secondo i dati ISTAT, nell’ultimo trimestre dell’anno, i prezzi sono scesi dello 0,2%, rispetto al periodo luglio-settembre e dello 0,9% a livello tendenziale, quindi sullo stesso periodo 2014.
“I prezzi – si legge nell’articolo di pmi.it – nell’intero 2015 sono calati del 2,4% rispetto al 2014, ma come detto nell’ultimo trimestre la discesa è stata meno accentuata. E comunque, anche il dato dell’intero anno è in miglioramento rispetto a quello 2014, quando il costo delle abitazioni era sceso del 4,4%. Ad attenuarsi è in particolare il prezzo delle abitazioni esistenti, sceso del 2,8% nel corso dell’anno (contro il -5,2% precedente), mentre il costo degli immobili nuovi (si parla sempre di residenziale), ha registrato una flessione più contenuta, -1,3% dal precedente -2,2%. Questa dinamica di prezzi si accompagna a una ripresa del mercato in termini sia di compravendite sia di mutui. Le vendite hanno segnate un +5,2% sul 2014, con un aumento che è andato via via consolidandosi nel corso dell’anno, fino a toccare un +9,1% nell’ultimo trimestre. Attenzione: l’aumento delle compravendite è attribuibile esclusivamente al settore residenziale, +5,7%, mentre gli immobili ad uso economico (negozi, laboratori, uffici fabbricati industriali, agricoli), sono tornate in negativo, -1,3%, dopo la ripresa del 2014. Traduzione: i privati, anche approfittando di prezzi ancora relativamente convenienti, acquistano casa sempre più frequentemente, mentre le imprese nel 2015 hanno frenato sugli investimenti in immobili”.
La frenata delle compravendite, ad opera delle imprese, è prevalentemente concentrata nel Nord e nel Sud, mentre l’andamento è appena positivo nel Centro e nelle Isole. “Viceversa, le operazioni sugli immobili ad uso abitativo – riporta Barbara Weisz – sono cresciute maggioremnte delle regioni del Nord, con variazioini più contenute nelle altre zone del paese. C’è anche una doppia velocità analizzando le compravendite nelle grandi città e nei centri minori: nelle città metropolitane salgono sia le operazioni sugli immobili abitativi sia quelle sugli immobili commerciali, mentre nei piccoli centri l’incremento si concentra esclusivamente nel settore residenziale”.
Per quanto riguarda o mutui, registrano una forte ripresa: +23% nel corso del 2015, +29,8% nell’ultimo trimstre dell’anno. Il mercato dei mutui – si legge nell’articolo – ha iniziato a evidenziare segnali di ripresa nel 2013, e ha “via via consolidato il trend nei due anni seguenti (con una curva in netta salita nel 2015). In definitiva, si confermano la ripresa delle compravendite e del mercato dei mutui, andamento sostenuto da prezzi ancora relativamente bassi, dalla lenta risalita dalla crisi, dalle agevolazioni fiscali, da misure di politica monetaria e macroeconomica che hanno stimolato il mercato dei prestiti (ad esempio, le operazioni BCE).
Fonte: report ISTAT sul mercato immobiliare e sui prezzi delle abitazioni
Per approfondimenti: http://www.pmi.it/economia/mercati/approfondimenti/120759/casa-oggi-prezzi-mutui-lente.html