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Tasse locali: gran caos sulle aliquote

Postato da occasionecasa su 27 maggio 2014
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IDS

Manca circa un mese al saldo Imu-Tasi e ad oggi c’è un gran caos sulle aliquote e gli sconti da applicare a livello locale. Secondo Gianni Trovati de ilsole24ore.com risulerebbe che: “866 Comuni, autori di 2.162 delibere approvate dopo la scadenza del 30 luglio, e soprattutto i loro contribuenti, (…) non sanno ancora quanto dovranno pagare: a Matera, per esempio, la Tasi sulle abitazioni principali sarà dell’1 per mille, come scritto nella delibera dell’anno scorso, oppure dell’1,8 per mille, come riportato in quella 2015 approvata in via definitiva il 26 ottobre? A Terni l’Imu sulle seconde case sarà del 9,6 per mille, come nel 2014, o dovrà salire fino al 10,6 per mille indicato dalla delibera del 6 agosto? Le incognite, però, non riguardano solo aumenti. A Trieste, invece, il 3 agosto hanno approvato una detrazione aggiuntiva da 50 euro per la Tasi sulle abitazioni principali con rendita catastale medio-bassa (fino a 800 euro): quale sarà la sua sorte?”

Sciogliere questa matassa non è affatto facile. “Per il momento – evidenzia Gianni Trovati – le aliquote Imu e Tasi 2015 scritte in delibere approvate dopo il 30 luglio possono essere ignorate, perché il tentativo di sanatoria inserito al Senato nella legge di stabilità (,,,) entra in vigore dal 1° gennaio prossimo, insieme a tutta la manovra, e non può incidere sui saldi che si pagano a fine 2015. Diverse sarebbero le prospettive per la Tari, perché nel tributo sui rifiuti i Comuni decidono in autonomia il calendario delle ultime rate e possono quindi spostare il conguaglio a gennaio, quando la manovra sarà pienamente operativa. L’addizionale Irpef sui redditi di quest’anno, invece, si paga nel 2016, per cui potrebbe essere “coperta” a patto che la delibera ritardataria sia stata almeno pubblicata in tempo sul sito del dipartimento Finanze”.

Tuttavia tutta questa “architettura” non sarebbe valida per i Comuni della Sicilia, che “hanno avuto una proroga su misura grazie alla quale hanno avuto tempo fino al 30 settembre per chiudere preventivi 2015 e decisioni su tributi e tariffe. (…) Il quadro, insomma, è intricato, e sembra destinato a nuovi smottamenti: anche se la sanatoria salterà dal testo finale della manovra, in calendario ci sono ancora decreti legge (in cantiere c’è prima di tutto l’omnibus su Expo e Giubileo), fino al tradizionale Milleproroghe di fine anno. Ed è fin troppo facile prevedere che si tornerà a discutere di sanatoria”.

Fonte: ilsole24ore.com

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